#4| ABITANTI

Due occhi azzurri a Porta Palazzo

“Non mi sono mai fermata e ho cambiato tante città, ma Torino è casa. Ho due figli e quattro nipoti che vivono lontani, sono tutti artisti. Questa piazza per me ha un grande valore sentimentale, mi riporta indietro nel tempo di quaranta anni, in quel portone a fianco a voi sono successe così tante cose… Speravo da tempo si facesse qualcosa per cambiare questo pezzo vivo di città, per questo vorrei aiutarvi più concretamente, anche se non cammino bene, ma lavoro al computer e mi occupo di editoria, scrivo da tutta la vita e il vostro giornale mi piace molto.Vi potrei dare qualche suggerimento…”

S. arriva nel suo vestito nero a fiori rossi e viola, cammina con fatica e trasporta una di quelle carrozzelle per chi ha problemi alle gambe. Ha viaggiato tutta la vita e abita proprio due vie più in là della Portineria. Ha vissuto a Parigi, in Argentina, in Spagna e in Belgio. Ha ballato tanto e lavora ancora nell’editoria, fa la traduttrice, infatti controlla attentamente tutti i materiali che abbiamo stampato per la Portineria, tocca la carta, annusa, guarda i dettagli.

L’abbiamo conosciuta in coprogettazione il primo lunedì dopo l’apertura, si è fermata un attimo perchè era stanca, poi è rimasta nel cerchio. Adesso senza di lei nessuno immagina neanche di cominciare la riunione settimanale.

S. ha 92 anni, due grandi occhi azzurri in un quartiere che è un crocevia di persone, lingue e culture ma a cui mancava un posto dove fermarsi. Porta i capelli bianchi a caschetto sempre in ordine, il rossetto impeccabile e un desiderio di vita che racchiude tutta la sua voglia di farci tornare a ballare

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